Chi siamo
La nostra storia
Quando nel 1989 assieme ai pazienti, familiari e all’équipe riabilitativa della Clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme abbiamo fondato l’Associazione Genesis, avevamo ben chiara in mente l’idea di incominciare a parlare di un problema, quello del trauma cranico che ci stava molto a cuore, che vivevamo tutti i giorni e che cominciava a farsi sentire anche fra la gente.
Non sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato, delle delusioni e delle soddisfazioni che avremmo vissuto, ma con l’entusiasmo che ci accompagna in ogni nostra iniziativa, ci siamo buttati a capofitto in questa nuova avventura.
A distanza di tempo possiamo dire di aver fatto bene, di aver colto nel segno; di aver anticipato i tempi.
Il presidente dr G.Piero Salvi
Non sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato, delle delusioni e delle soddisfazioni che avremmo vissuto, ma con l’entusiasmo che ci accompagna in ogni nostra iniziativa, ci siamo buttati a capofitto in questa nuova avventura.
A distanza di tempo possiamo dire di aver fatto bene, di aver colto nel segno; di aver anticipato i tempi.
Il presidente dr G.Piero Salvi
L’Associazione Genesis è una libera associazione fondata, senza fini di lucro, dai pazienti, dai familiari e dall’équipe riabilitativa del dr Angiolino Quarenghi.
Per le proprie attività si basa sui contributi, donazioni e sulle quote associative di tutti coloro che vogliono collaborare alla realizzazione dei fini dell’Associazione. Vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che, a causa di un trauma cranico, hanno subito un handicap psico-motorio.
Su iniziativa di alcune Associazioni, è nata LA RETE Associazioni Riunite per il Trauma Cranico e le Gravi Cerebrolesioni Acquisite > Scopri di più
Per le proprie attività si basa sui contributi, donazioni e sulle quote associative di tutti coloro che vogliono collaborare alla realizzazione dei fini dell’Associazione. Vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che, a causa di un trauma cranico, hanno subito un handicap psico-motorio.
Su iniziativa di alcune Associazioni, è nata LA RETE Associazioni Riunite per il Trauma Cranico e le Gravi Cerebrolesioni Acquisite > Scopri di più
L'associazione
Gli obiettivi
L’Associazione si occupa del recupero dell’handicap dovuto a trauma cranico, prefiggendosi, soprattutto, il reinserimento nella famiglia e nella società delle persone affette da tali disturbi.
Altri obiettivi dell’associazione sono:
- Prevenzione del trauma cranico.
- Lotta alle barriere architettoniche.
- Aiuto morale ed eventualmente materiale alle persone disabili e alle famiglie.
- Preparazione di materiale didattico e terapeutico utile alla riabilitazione.
- Promozione di attività ricreative, occupazionali e culturali.
- Sostegno alla ricerca scientifica con convegni e seminari.
- Diffusione fra i cittadini dei risultati ottenuti dalla ricerca scientifica.
- Cooperazione con altre organizzazioni di volontariato
Consiglio direttivo
Presidente
G.Pietro Salvi
VicePresidente
Roberto Cestana
Segretaria
Marina Anelli
Consigliere
Caterina Cavalleri
Consigliere
Simona Moretti
Presidente
G.Pietro Salvi
VicePresidente
Roberto Cestana
Segretaria
Marina Anelli
Consigliere
Caterina Cavalleri
Consigliere
Simona Moretti
Carta di San Pellegrino
Le Associazioni dei familiari riunite nei coordinamenti nazionali: “La RETE” - Associazioni Riunite per il Trauma Cranico e le Gravi Cerebrolesioni Acquisite” e la “Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico (FNATC), operanti nel “Seminario permanente sugli stati vegetativi” del Ministero della Salute, al fine di tutelare la dignità, la libertà ed i diritti delle persone in stato vegetativo e minima coscienza, le condizioni di gravi disabilità acquisite, in sintonia con gli operatori sanitari in un percorso di alleanza terapeutica, concordano i seguenti punti:
1
Nessuna discriminazione deve essere attuata in base alle condizioni di età, salute fisica e/o mentale.
6
Il paziente ha diritto alle migliori cure mediche e riabilitative.
2
Le persone che non hanno la capacità di decidere devono essere tutelate e protette.
7
La ricerca clinica e scientifica sugli stati vegetativi e di minima coscienza deve essere promossa e sostenuta.
3
Qualsiasi intervento medico o assistenziale deve essere un aiuto alla vita.
8
La famiglia ha diritto ad una sistematica informazione corretta, comprensibile e completa e deve avere libera scelta del posto di cura.
4
La tutela del paziente deve prevalere su ogni altro interesse.
9
La famiglia ha il diritto di essere tutelata ed assistita nel percorso di cura e di disabilità
5
L’alimentazione e la idratazione sono atti dovuti.
10
Le associazioni devono essere riconosciute a supporto e in rappresentanza delle famiglie come risorsa qualificata, durante tutto il percorso.